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Venerdì 13 Luglio 2007 alle ore 10.30 presso la sede sociale di Milano si riunisce il consiglio direttivo della Federcomated.

Le imprese della distribuzione edile non possano più essere trattate come dei semplici congegni che creano profitto ma si devono necessariamente trasformare in sistemi più complessi che abbraccino in uguale misura economia, tecnologia/produttività e socialità

Le Ascom offrono ai loro associati prestiti agevolati e garantiti,
uno strumento indispensabile per l’operatività dei commercianti
di materiale edile e non solo

Ascomed di Taranto, un esempio di come far funzionare l’associazione e di come si possa essere un traino per la nascita di
altre Ascomed.

Al centro del XIX meeting dell’Ascomed di Pavia le opportunità del commerciante edile nel settore nascente dell’efficienza energetica nell’edilizia.

Nell’ambito delle attività di ricerca e servizi a supporto delle sue
federate Ufemat punta l’attenzione sulla questione della logistica,
divenuta un «dilemma» per gli operatori del settore

Conoscenza, comunicazione, formazione, servizi, queste le attività in programma dalla Consulta degli Enti Rappresentativi delle Aggregazioni d’Impresa, che raccoglie le istanze collettive per inoltrarle agli organi istituzionali di competenza.

Il 23 Maggio 2007 il nuovo Consiglio di Amministrazione della Sercomated, la società di servizi della nostra Federazione, ha provveduto a completare l'iter del rinnovo delle cariche sociali.

Con sette comunicati riportati nella Gazzetta ufficiale n. 83 del 10 aprile, il Ministero dello sviluppo economico ha vietato l’immissione sul mercato di altrettanti prodotti.

Il 19 Aprile 2007, nel corso dell'Assemblea ordinaria svoltasi presso la sede sociale di Milano, è stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione della Sercomated, la società di servizi della nostra Federazione.

Martedì 27 Marzo 2007 alle ore 14.00 presso la sede sociale di Milano si riunisce il Consiglio Direttivo della Federcomated.

Dopo oltre un anno dal lancio, il progetto Cerai (Consulta degli Enti Rappresentativi delle Aggregazioni d’Impresa) non è riuscito a decollare pienamente, nonostante l’operazione fosse rivolta ad organismi che per loro natura sono più sensibili di altri alle prospettive ed ai valori dell’associazionismo d’impresa.

La federazione ed il gruppo dirigente del Cerai, messi di fronte alla difficoltà di coinvolgere nel progetto gli enti potenzialmente interessati in Italia (oltre 100 in tutto il Paese), ha sviluppato un’approfondita analisi sulla persistente validità dei motivi ispiratori e sulle modalità tecniche per il superamento di eventuali incomprensioni e pregiudizi che impediscono di attivare lo scambio di conoscenza e la ricerca dei valori di insieme, capaci di rafforzare l’economia di filiera.

Senza voler anticipare le conclusioni che verosimilmente emergeranno dal dibattito assembleare, l’analisi della situazione lascia ritenere che il principale nodo da sciogliere riguarda il timore diffuso che l’adesione al Cerai comporti la riduzione dell’autonomia operativa di ogni singola aggregazione e la nascita di una conflittualità nella rappresentanza dell’impresa associata.

Niente di più falso. Vediamo, però, di comprendere le ragioni