Federcomated

Milano, 28/11/2015

Ristrutturazioni edilizie: il progetto di Federcomated per riqualificare un mercato vasto e frammentato

Obiettivo: lanciare un ambizioso progetto per dare impulso e qualità al mercato della ristrutturazione edilizia. E’ quanto si propone Federcomated, la Federazione nazionale Confcommercio dei distributori di materiali edili che, assieme ad Ascomed Milano sabato 28 novembre ha in programma in Confcommercio Milano (corso Venezia 47, sala Colucci, dalle 14.30) il 33° Meeting associativo dal tema “Scenari distributivi. Ristrutturiamo e riqualifichiamo il patrimonio edilizio italiano”.

All’iniziativa partecipano, con i distributori, tutti gli operatori della filiera dell’edilizia oltre che rappresentanti del mondo accademico. E sabato, nel corso della manifestazione – dopo gli interventi sul progetto di riqualificazione del patrimonio edilizio di Claudio De Albertis (presidente Ance – costruttori) e Leopoldo Freyrie (presidente Cnappc - Consiglio nazionale degli architetti) - si confronteranno, in un dibattito pubblico alla presenza del viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini, il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli e il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.
In Italia sono 8.500 i rivenditori di materiali edili (oltre 1.000 in Lombardia): imprese che, per il 15% appartengono a gruppi associati. Un comparto che “fattura” 16 miliardi di euro l’anno.
Il progetto ambizioso lo spiegano Giuseppe Freri, presidente di Federcomated (e Ascomed Milano) e Mario Verduci, direttore generale di Federcomated.
Oltre il 70% del mercato dell’edilizia – afferma il presidente Federcomated Freririguarda la ristrutturazione e la riqualificazione. Noi rivenditori di materiali edili dobbiamo saper dialogare in modo nuovo con il mondo dei costruttori per intercettare al meglio questo mercato e dare anche un contributo di valore sociale alla riqualificazione del patrimonio edilizio”.
Occorre razionalizzare l’attuale rapporto fra rivenditori-costruttori-utenti finali – spiega il direttore generale Mario Verducivalorizzando la figura di un professionista che segua, per conto del rivenditore di materiali edili, le varie fasi di lavorazione dell’intervento edile. In questo modo i prodotti innovativi, a maggior risparmio energetico – che le rivendite edili possono proporre - troveranno molto più spazio in un mercato frammentato e spesso non qualificato. I maggiori costi iniziali per l’utente finale verranno ampiamente recuperati perché non si dovrà successivamente metter mano a migliorie e adeguamenti, senza contare i benefici in minori consumi di energia”.
Federcomated individua due azioni (che sabato vengono illustrate): una partnership con gli Ordini dei geometri, degli architetti, degli ingegneri e dei periti edili per creare momenti formativi (con l’attribuzione di crediti) con i professionisti esistenti; una collaborazione con gli istituti tecnici per periti ambientali e le facoltà universitarie di architettura e ingegneria civile per un’azione formativa dei futuri professionisti. “Al Ministero – annuncia il presidente Frerichiederemo l’inserimento di corsi specifici, così come è auspicabile che le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico vengano estese anche agli immobili commerciali”.