Milano, 08/07/2013
Le Vessazioni - Un vortice che trascina a fondo tutto e tutti
Con " La giornata della collera " la filiera delle costruzioni ha chiesto interventi urgenti e mirati per il settore, e in particolare regole certe e certezza dell’azione amministrativa per investire, per lavorare, per vivere.
Oggi, quelle stesse associazioni più altre che hanno aderito all'appello, presentano i cahiers de doleances con 100 vessazioni, raccolte in questi mesi con il contributo di tutti i partecipanti, che professionisti, imprese e operatori quotidianamente incontrano nel loro lavoro; 100 vessazioni da cancellare con un colpo di spugna, che per la maggior parte non comporta costi per l’Erario.
Le vessazioni sono segnalazioni di leggi, procedure, regolamenti, usi e costumi, che rendono difficoltoso lo svolgimento delle attività per tutti coloro che operano nella filiera delle costruzioni.
Le vessazioni sono un vortice che non ha via d’uscita per chiunque voglia operare nel rispetto delle regole e della legalità, una esondazione normativa di cui tutti, in parte, sono responsabili.
Molte delle vessazioni denunciate dal sistema della filiera delle costruzioni sono riconducibili:
- alla eccessiva e contrastante attività legislativa che genera una confusione inaccettabile e che destabilizza il mercato;
- alla stratificazione nel tempo di procedure determinate dai singoli enti, a volte superate e inutili, spesso auto legittimanti alcuni ruoli e funzioni;
- alla proliferazione dei soggetti che partecipano alle procedure edilizie e urbanistiche, con diritto di veto o con funzioni consultive, ma che sempre rallentano i processi decisionali;
- alla indeterminatezza dei propri diritti e doveri che sovente cambiano in corso d'opera rendendo impossibile investire e lavorare.
Per ogni vessazione è stata analizzata l'origine, il soggetto vessante principale e suggerite le possibili strade da percorrere per risolvere il nodo, privilegiando quelle a costo zero. Le proposte di soluzione hanno certamente un carattere provocatorio, ma ogni segnalazione ha di fatto, una pragmatica ragionevolezza.
Il "censimento " delle vessazioni è stato avviato subito dopo la Giornata della Collera e proseguirà nei prossimi mesi perché deve essere mantenuto organizzato un sistema di monitoraggio sulla efficacia delle azioni messe in campo.
Per questo è stato creato un sito www.lagiornatadellacollera.org aperto a tutti, che deve diventare un punto di riferimento per professionisti, operatori e imprese utile a mantenere aperto il dialogo tra mondo produttivo, professionale e le Istituzioni.
“Bisogna – hanno detto con una voce sola tutti i protagonisti del mondo dell’edilizia – tagliare i costi della burocrazia per eliminare vincoli e liberare risorse per lo sviluppo e la competitività delle imprese, tenuto conto che la semplificazione è una riforma a costo zero.
Il mercato ha bisogno di regole certe per crescere: gli investimenti sono congelati perché mai come ora non vi è certezza del diritto e vi è ancor meno certezza dell’azione amministrativa.
Da troppi anni sentiamo parlare di semplificazione e di snellimento procedurale ma temiamo che questo Paese non abbia la volontà di metter mano seriamente a questo problema. Serve una riforma radicale che, partendo dalla semplificazione normativa, approdi a quella procedurale, stratificata e consolidata nelle strutture dei mille enti pubblici con competenze sovrapposte e concorrenti.”
“Dobbiamo dare atto al Governo che con il Decreto Legge 69/2013 e con tutti gli altri provvedimenti approvati è stata tracciata una strada importante ma temiamo che questi comportamenti siano difficili da risolvere attraverso soluzioni legislative, temiamo che si ripetano comportamenti diffusi di “adattamento“ delle norme al fine del solo rispetto formale delle stesse senza incidere sul problema sostanziale.
Ogni giorno chi opera nella filiera si confronta con blocchi di ogni ordine e grado.
Ogni giorno dobbiamo superare barriere che non capiamo.
Ogni giorno qualcuno di noi è vessato.
Da domani vogliamo regole certe e certezza dell’azione amministrativa per investire, per lavorare, per continuare a fare impresa, per guardare con fiducia al futuro di questo paese.”