Federcomated

, Aprile 2012

Federcomated? Scuote la categoria!

Abbiamo da poco iniziato il 2012, anno che secondo tutti i più accreditati osservatori - e Federcomated concorda con questo punto di vista - sarà il più difficile per la sopravvivenza del “Sistema Italia” e, ovviamente, per la distribuzione dei materiali edili.
Le difficoltà che ci aspettano sono molte, da quelle finanziarie - prima fra tutte l’accesso al credito - ai problemi sociali e del lavoro sempre più incalzanti, dalla crisi dell’edilizia alla contrazione generalizzata della produzione e dei consumi, fino all’incertezza del quadro politico.
Nel comparto delle costruzioni, la distribuzione svolge un ruolo centrale: cosa possiamo attenderci per la nostra categoria?

Recentemente, nel corso di un incontro con alcuni imprenditori della distribuzione, mi hanno sorpreso le posizioni assunte da un collega.
Secondo lui, la nostra Federazione farebbe troppa politica e poco business. Nelle sue previsioni, oltre la metà delle imprese della distribuzione è destinata a scomparire.
Solo in questo modo, infine, la distribuzione del materiali edili riuscirà a dare un senso al proprio ruolo nella filiera delle costruzioni.

È mia opinione personale che queste affermazioni siano frutto di scarsa informazione, ma come imprenditore della distribuzione - e anche come presidente di Federcomated - è mio dovere esprimere con fermezza il mio punto di vista. Poniamoci una domanda: perché esiste la federazione dei distributori di materiali da costruzione?

Tutte le categorie hanno diritto a una propria rappresentanza. Nel nostro caso, Federcomated esprime non solo le istanze sindacali proprie del mondo della distribuzione ma si fa anche portatrice dei valori etici, delle competenze imprenditoriali e delle responsabilità sociali della distribuzione stessa.

Stiamo parlando di oltre 8mila imprese della distribuzione edile attive capillarmente sull’intero territorio nazionale, con circa 60mila addetti e un volume di fatturato che supera i venti miliardi di euro. Questa è la forza di Federcomated!

La Federazione agisce in autonomia ma in piena sintonia con il suo referente strategico, confcommercio - imprese per l’Italia, la grande confederazione degli operatori del commercio i quali, come noi, costituiscono il perno dell’intera economia nazionale.

Attraverso queste relazioni dirette, facciamo valere la nostra voce nei confronti delle istituzioni e, soprattutto, del Governo e del parlamento, dove le nostre istanze vengono rigorosamente e puntualmente presentate - non per perorare i propri affari personali o aziendali, ma a tutela degli interessi dell’intera categoria, a 360 gradi, nessuno escluso.

Lavoriamo a stretto contatto con il mondo della produzione, attraverso Sercomated, con i rappresentanti delle imprese edili quali Cna, Federcostruzioni e Ance, con gli enti di ricerca come il Cresme, e così via.

In campo europeo lIitalia è al vertice di Ufemat: si tratta di un chiaro e tangibile riconoscimento del valore dell’attività svolta da Federcomated a livello continentale. Per tutti i colleghi, il mio invito è a ritrovarsi durante le molte iniziative e tavoli di lavoro promossi dalle Ascomed e da Federcomated, per sperimentare personalmente cosa facciamo e come lo facciamo.

Tutti possono accedere ai siti web di Federcomated, Sercomated e Storemat, che mettono a disposizione notizie sulle molte attività intraprese dai responsabili e dalle strutture, oltre a informazioni sui servizi disponibili, sulle normative e su quant’altro è d’interesse per le nostre imprese.
In conclusione, mi piacerebbe sapere quanti, fra i distributori di materiali edili che ricevono questa testata, leggono questi miei interventi e - perché no? - cosa ne pensano.

Le pagine di Federcomated sono uno strumento importantissimo per comunicare le iniziative e le prese di posizione della vostra Federazione e tutte quelle informazioni importanti per l’attività quotidiana dell’imprenditore della distribuzione.
Fateci conoscere il vostro punto di vista e partecipate alle attività della categoria: il vostro contributo è fondamentale!


(Articolo tratto da "Il Commercio Edile" n. 04 Aprile 2012)