Federcomated

, Febbraio 2012

I GUARDIANI DEL 305/11

Già nel 2010, durante il Convegno Ufemat di Venezia, il Capo dell’Unità Costruzioni della Dg Enterprise and Industry della Commissione Europea, Vicente Leoz-Argüelles, aveva anticipato i contenuti del Construction Product Regulation sviluppato in ambito comunitario, divenuto ufficialmente Regolamento Ue 305/2011 circa un anno fa.

Il nuovo testo europeo, che entrerà in vigore dal 1 luglio 2013, indirizza il mercato nella giusta direzione. Non solo contiene numerose opportunità per il mondo della distribuzione, ma costituisce un importante tassello di quel mosaico alla cui realizzazione Federcomated si dedica da tempo.

Ovviamente il regolamento comporta importanti obblighi e responsabilità da parte dei distributori, pienamente condivisi da Federcomated, che rivoluzioneranno lo scenario della filiera delle costruzioni. Questa posizione è stata ribadita nel corso di un incontro con i rappresentanti dei ministeri interessati (Interni, Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti), tenutosi presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Quali sono le principali innovazioni? Innanzitutto sarà modificato il sistema di marcatura Ce, con un importante impegno a carico dell’industria - e di conseguenza dei distributori - nei confronti dell’utente finale. Nuove regole, perciò, ma anche maggiore qualità, accompagnate da un diverso sistema di responsabilizzazione rispetto al mercato. In particolare due articoli del regolamento - il 14 e il 15 - individuano la funzione centrale delle imprese della distribuzione edile nei confronti della filiera, riconoscendo l’importanza di quel ruolo consolidato, nei fatti, dall’attività dei colleghi imprenditori e legittimato, nella sostanza, dalla presenza di Federcomated ai tanti tavoli di confronto con le altre organizzazioni del settore.

Cosa manca, allora? Purtroppo il ruolo fondamentale della distribuzione non viene riconosciuto da quelle imprese edili e artigiane che - ancora - considerano l’attività del distributore solo nei suoi aspetti meramente commerciali, trascurando l’accoglienza personale, l’organizzazione aziendale, la competenza tecnica, la professionalità degli operatori e la conoscenza dei prodotti e del mercato, tutti fattori costitutivi delle aziende della distribuzione.

Dal luglio 2013, però, i distributori saranno tenuti a controllare che i propri prodotti risultino idonei anche al completamento dei lavori: la marcatura Ce, infatti, sarà estesa alla corretta posa in opera.

Questo significa che, per evitare qualsiasi corresponsabilità con l’impresa esecutrice in caso di contestazioni, il distributore dovrà rifiutarsi di commercializzare quei prodotti non rispondenti al Regolamento Ue 305/11. In pratica, nei confronti dell’utente finale, i distributori saranno chiamati a controllare - e perciò a selezionare e garantire - i prodotti industriali dal punto di vista qualitativo e, anche, rispetto agli ambiti non strettamente edilizi quali, ad esempio, la sicurezza, la compatibilità ambientale e il contenimento dei consumi energetici.

Si tratta di una trasformazione epocale delle relazioni interne alla filiera, che il mondo della distribuzione dei materiali edili saluta con soddisfazione poiché già pronto e attrezzato a fronteggiare, con la serietà e l’impegno che lo distinguono da sempre.

Desidero sottolineare con forza quest’ultima affermazione poiché, proprio durante l’incontro presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, un sedicente “esperto della distribuzione” ha sostenuto il contrario: ho già avuto l’occasione di smentirlo pubblicamente, ora attendo serenamente la prova dei fatti.


(Articolo tratto da "Il Commercio Edile n. 02 Febbraio 2012")