, Settembre 2011
Fare la differenza in Europa
Tre punti caratterizzano i lavori del 53° Congresso Ufemat “Making a difference”, che si svolge in questi giorni (dal 15 al 17 settembre) a Copenhagen, nel quale la presidenza italiana si presenta con spirito propositivo e pratico.
1) Il riconoscimento del ruolo della distribuzione all’interno della filiera delle costruzioni deve essere ulteriormente consolidato poiché costituisce la vera forza di Ufemat. Proprio partendo dai dati e dalle informazioni che le Federazioni nazionali hanno raccolto e preparato sulle proprie realtà, il presidente, Giuseppe Freri intende lanciare un progetto per la rilevazione e l’analisi della composizione della distribuzione in Europa e delle sue relazioni con il mercato, l’industria e le istituzioni.
2) Il rapporto con il mondo della produzione deve svolgersi su un terreno comune di trasparenza e correttezza reciproche, promuovendo azioni mirate a convincere quelle industrie che ancora affrontano il mercato in modo diretto a utilizzare i canali messi a disposizione dalla distribuzione, allo scopo di massimizzare l’efficacia delle professionalità, delle competenze e dei servizi che già ora si dimostrano importantissimi per migliorare l’efficienza complessiva del settore.
3) L’accrescimento delle opportunità di presenziare e soprattutto far valere il contributo di Ufemat a livello comunitario, negli ambiti che interessano direttamente l’attività degli imprenditori della distribuzione, ad esempio per quanto riguarda le normative sui prodotti per l’edilizia, le certificazioni di conformità e qualità, le tematiche della sicurezza dell’ambiente e dell’energia.
Il mondo della distribuzione c’è - dal livello locale a quello nazionale fino al consesso comunitario - e vuole partecipare da pari ai processi e alle attività in corso. Questo impegno fattivo è rivolto non solo alle Federazioni aderenti, ma anche a tutti gli attori che concorrono alla definizione delle condizioni del mercato, dai rappresentanti del mondo dell’industria a quelli delle imprese di costruzione, dai politici ai tecnici e agli organismi normativi che svolgono la propria azione in ambito continentale.
Per questo motivo, oltre alle delegazioni che già l’anno scorso, a Venezia, hanno condiviso le proposte avanzate da Federcomated e il programma del presidente Giuseppe Freri, al Congresso Ufemat sono attesi importanti ospiti: Connie Hedegaard, Commissario Europeo per le azioni sul clima; Holger Bech Nielsen del Niels Bohr Institute , dell’Università di Copenhagen; Karel Van Eetvelt, Managing Director di Unizo (l’unione fi amminga degli imprenditori indipendenti) nonché membro del Board of Director dell’Ueapme (Associazione europea delle piccole e medie imprese); Vicente Leoz-Argüelles, a capo dell’Unità Costruzioni Department del Directorate General for Enterprises and Industry della Commissione Europea.
Le condizioni al contorno e la determinazione dei rappresentanti sono di buon auspicio per raggiungere gli obiettivi indicati dalla presidenza italiana di Ufemat. È giunto il momento di fare la differenza.
1) Il riconoscimento del ruolo della distribuzione all’interno della filiera delle costruzioni deve essere ulteriormente consolidato poiché costituisce la vera forza di Ufemat. Proprio partendo dai dati e dalle informazioni che le Federazioni nazionali hanno raccolto e preparato sulle proprie realtà, il presidente, Giuseppe Freri intende lanciare un progetto per la rilevazione e l’analisi della composizione della distribuzione in Europa e delle sue relazioni con il mercato, l’industria e le istituzioni.
2) Il rapporto con il mondo della produzione deve svolgersi su un terreno comune di trasparenza e correttezza reciproche, promuovendo azioni mirate a convincere quelle industrie che ancora affrontano il mercato in modo diretto a utilizzare i canali messi a disposizione dalla distribuzione, allo scopo di massimizzare l’efficacia delle professionalità, delle competenze e dei servizi che già ora si dimostrano importantissimi per migliorare l’efficienza complessiva del settore.
3) L’accrescimento delle opportunità di presenziare e soprattutto far valere il contributo di Ufemat a livello comunitario, negli ambiti che interessano direttamente l’attività degli imprenditori della distribuzione, ad esempio per quanto riguarda le normative sui prodotti per l’edilizia, le certificazioni di conformità e qualità, le tematiche della sicurezza dell’ambiente e dell’energia.
Il mondo della distribuzione c’è - dal livello locale a quello nazionale fino al consesso comunitario - e vuole partecipare da pari ai processi e alle attività in corso. Questo impegno fattivo è rivolto non solo alle Federazioni aderenti, ma anche a tutti gli attori che concorrono alla definizione delle condizioni del mercato, dai rappresentanti del mondo dell’industria a quelli delle imprese di costruzione, dai politici ai tecnici e agli organismi normativi che svolgono la propria azione in ambito continentale.
Per questo motivo, oltre alle delegazioni che già l’anno scorso, a Venezia, hanno condiviso le proposte avanzate da Federcomated e il programma del presidente Giuseppe Freri, al Congresso Ufemat sono attesi importanti ospiti: Connie Hedegaard, Commissario Europeo per le azioni sul clima; Holger Bech Nielsen del Niels Bohr Institute , dell’Università di Copenhagen; Karel Van Eetvelt, Managing Director di Unizo (l’unione fi amminga degli imprenditori indipendenti) nonché membro del Board of Director dell’Ueapme (Associazione europea delle piccole e medie imprese); Vicente Leoz-Argüelles, a capo dell’Unità Costruzioni Department del Directorate General for Enterprises and Industry della Commissione Europea.
Le condizioni al contorno e la determinazione dei rappresentanti sono di buon auspicio per raggiungere gli obiettivi indicati dalla presidenza italiana di Ufemat. È giunto il momento di fare la differenza.