Taranto, 14/03/2011
Il direttivo ‘Materiali Edili e Sanitari’ incontra l’assessore all’urbanistica, D’Ippolito
Come è noto il settore, essendo strettamente legato al comparto dell’edilizia, presenta ritardi nella programmazione urbanistica territoriale che inevitabilmente si riflettono non solo su le attività dell’edilizia, ma su tutta la filiera.
Carenze, ha evidenziato il presidente della Categoria Michele Dioguardi (nella foto a lato), che vanno dalla mancata adozione di strumenti di pianificazione del territorio e di elaborazione delle linee future di indirizzo urbano, alle difficoltà della pubblica amministrazione in ritardo nell’adozione di procedure burocratiche più snelle ed efficaci (Suap) .
Pur in presenza di un forte impegno da parte dell’arch. D’Ippolito, al quale va riconosciuta – ha evidenziato Dioguardi - competenza e capacità di visione, l’inadeguatezza della macchina amministrativa rappresenta un vero è proprio collo di bottiglia nel quale vanno ad intasarsi – è stato evidenziato nei vari interventi - le pratiche amministrative del settore, contribuendo così a rallentare ancora di più la crescita del comparto.
Vi è tutto un patrimonio edilizio (si parla 8 mila alloggi sfitti) che richiederebbe interventi in alcuni casi di demolizione ed in altri di recupero, ma la mancanza di strumenti di pianificazione – ha rimarcato Dioguardi - rallenta, se non addirittura ostacola, gli investimenti.
Occorre accelerare su il processo di rigenerazione urbana, soprattutto del Borgo, per – è stato ribadito dai presenti - porre un freno al progressivo abbandono di tanti immobili e di interi isolati del centro cittadino, situazione che determina degrado sociale ed economico e perdita di appeal delle attività economiche delle zone coinvolte. L’Isola e il rilancio del tessuto socio-economico del centro storico antico è l’altra nota dolente della programmazione urbanistica su cui ci si soffermati.
L’arch. D’Ippolito ha fatto un excursus delle tante attività su le quali l’Assessorato sta lavorando: dai Pirp riguardanti i quartieri periferici (Lama/San Vito; Paolo VI), alla variante del Piano Salinella, e poi ancora i Piani Particolareggiati del Borgo, il nuovo ufficio Ucopa di Città Vecchia, la grande progettazione (ex cinema Fusco, ex mercato Coperto, parcheggi Rotonda Lungomare etc.); insomma, tanti filoni e tanta programmazione, ma si sa la progettazione in urbanistica richiede i suoi tempi. Intanto, si pongono le basi per alimentare il filo diretto tra operatori del settore e pubblica amministrazione, attraverso il confronto e lo scambio continuo di informazioni.
Carenze, ha evidenziato il presidente della Categoria Michele Dioguardi (nella foto a lato), che vanno dalla mancata adozione di strumenti di pianificazione del territorio e di elaborazione delle linee future di indirizzo urbano, alle difficoltà della pubblica amministrazione in ritardo nell’adozione di procedure burocratiche più snelle ed efficaci (Suap) .
Pur in presenza di un forte impegno da parte dell’arch. D’Ippolito, al quale va riconosciuta – ha evidenziato Dioguardi - competenza e capacità di visione, l’inadeguatezza della macchina amministrativa rappresenta un vero è proprio collo di bottiglia nel quale vanno ad intasarsi – è stato evidenziato nei vari interventi - le pratiche amministrative del settore, contribuendo così a rallentare ancora di più la crescita del comparto.
Vi è tutto un patrimonio edilizio (si parla 8 mila alloggi sfitti) che richiederebbe interventi in alcuni casi di demolizione ed in altri di recupero, ma la mancanza di strumenti di pianificazione – ha rimarcato Dioguardi - rallenta, se non addirittura ostacola, gli investimenti.
Occorre accelerare su il processo di rigenerazione urbana, soprattutto del Borgo, per – è stato ribadito dai presenti - porre un freno al progressivo abbandono di tanti immobili e di interi isolati del centro cittadino, situazione che determina degrado sociale ed economico e perdita di appeal delle attività economiche delle zone coinvolte. L’Isola e il rilancio del tessuto socio-economico del centro storico antico è l’altra nota dolente della programmazione urbanistica su cui ci si soffermati.
L’arch. D’Ippolito ha fatto un excursus delle tante attività su le quali l’Assessorato sta lavorando: dai Pirp riguardanti i quartieri periferici (Lama/San Vito; Paolo VI), alla variante del Piano Salinella, e poi ancora i Piani Particolareggiati del Borgo, il nuovo ufficio Ucopa di Città Vecchia, la grande progettazione (ex cinema Fusco, ex mercato Coperto, parcheggi Rotonda Lungomare etc.); insomma, tanti filoni e tanta programmazione, ma si sa la progettazione in urbanistica richiede i suoi tempi. Intanto, si pongono le basi per alimentare il filo diretto tra operatori del settore e pubblica amministrazione, attraverso il confronto e lo scambio continuo di informazioni.