Venezia, Teatro "La Fenice", 08/10/2010
I NUMERI DELL'EDILIZIA EUROPEA
Il sellore dell'edilizia può essere considerato come il più grande datore di lavoro mondiale.
E' un settore altamente frammentato che conta un gran numero di Pmi che operano alivello locale ecaratterizzate da una cultura conservatrice edall'alta resistenza al cambiamento.
Un'indagine svolta tra i membri dell'Ufemat e presentata al congresso da Marnix Van Hoe, segretario generale della federazione europea ha consentito di delineare il quadro che ha caratterizzato lo scorso anno.
Nel 2009, il comparto ha fornilo all'Unione europea il 9,9 per cento del Pii, ha contato 3milioni di imprese delle quali il 95 per cento costilu~e da meno di 20 addetti eha impiegato 14,9 milioni di lavoratori (owero il 7,1%dell'occupazione lotale dell'Uel.
Considerando l'indotto, poi, si valuta, che 44,6 milioni di lavoratori nell'Ue dipendono, direttamente oindirettamente, per il sellore delle costruzioni. Per ciò che riguarda le attivà di sellore, dalla ricerca Ufemat emerge che rispello all'anno precedente, nel 2009 il sellore delle costruzioni ha subilo nell'Ue un decremento complessivo del 7,5 per cento (nel dellaglio, si è registrato -15,6% nella edilizia residenziale nuova, -4,1 recupero e manutenzione dell'edilizia residenziale, il-l,9 nel non residenziale, -2,8 nelle infrastrutture) con un abbattimento delle occupazioni dell'B,3 per cento.
Dall'indagine è emerso anche che la Germania, la Spagna, la Francia, l'Italia e il Regno Unito sono i cinque Paesi che da soli detengono l'80 per cento del mercato europeo delle costruzioni.
E' un settore altamente frammentato che conta un gran numero di Pmi che operano alivello locale ecaratterizzate da una cultura conservatrice edall'alta resistenza al cambiamento.
Un'indagine svolta tra i membri dell'Ufemat e presentata al congresso da Marnix Van Hoe, segretario generale della federazione europea ha consentito di delineare il quadro che ha caratterizzato lo scorso anno.
Nel 2009, il comparto ha fornilo all'Unione europea il 9,9 per cento del Pii, ha contato 3milioni di imprese delle quali il 95 per cento costilu~e da meno di 20 addetti eha impiegato 14,9 milioni di lavoratori (owero il 7,1%dell'occupazione lotale dell'Uel.
Considerando l'indotto, poi, si valuta, che 44,6 milioni di lavoratori nell'Ue dipendono, direttamente oindirettamente, per il sellore delle costruzioni. Per ciò che riguarda le attivà di sellore, dalla ricerca Ufemat emerge che rispello all'anno precedente, nel 2009 il sellore delle costruzioni ha subilo nell'Ue un decremento complessivo del 7,5 per cento (nel dellaglio, si è registrato -15,6% nella edilizia residenziale nuova, -4,1 recupero e manutenzione dell'edilizia residenziale, il-l,9 nel non residenziale, -2,8 nelle infrastrutture) con un abbattimento delle occupazioni dell'B,3 per cento.
Dall'indagine è emerso anche che la Germania, la Spagna, la Francia, l'Italia e il Regno Unito sono i cinque Paesi che da soli detengono l'80 per cento del mercato europeo delle costruzioni.