Gli stivali delle sette leghe
Non è facile parlare di gruppi in un momento in ci le difficoltà del mercato e del sistema economico stanno rendendo sempre più difficile il senso di appartenenza.
Difficile vivere l'aggregazione quando lo smisurato affanno che la crisi imprime al quotidiano pone lo spirito del gruppo sul piano secondario.
Difficile riconoscersi in un gruppo chiamato a combattere su un fronte multiplo. Da una parte i soci con tutte le loro difficoltà: stremati da una dinamica commerciale e finanziaria a dir poco drammatica, latitano nelle aggregazioni ponendo un grosso punto interrogativo sulle spinte ideali che stanno alla base dell'essere gruppo. Dall'altra parte i produttori si rivolgono ai gruppi ma non riescono a più a capire bene che tipo di interlocutore si trovano davanti. Infine, i gruppi, cercano di portare faticosamente avanti iniziative e progetti che vanno però a sfociare in un mercato sempre più evanescente, sempre più sbiadito di cui restano solo contorni vuoti.
Difficile vivere l'aggregazione quando lo smisurato affanno che la crisi imprime al quotidiano pone lo spirito del gruppo sul piano secondario.
Difficile riconoscersi in un gruppo chiamato a combattere su un fronte multiplo. Da una parte i soci con tutte le loro difficoltà: stremati da una dinamica commerciale e finanziaria a dir poco drammatica, latitano nelle aggregazioni ponendo un grosso punto interrogativo sulle spinte ideali che stanno alla base dell'essere gruppo. Dall'altra parte i produttori si rivolgono ai gruppi ma non riescono a più a capire bene che tipo di interlocutore si trovano davanti. Infine, i gruppi, cercano di portare faticosamente avanti iniziative e progetti che vanno però a sfociare in un mercato sempre più evanescente, sempre più sbiadito di cui restano solo contorni vuoti.